Storia del Progetto
La lunga storia del treno veloce che collega Milano con Genova
Terzo Valico: un'opera moderna ed efficiente per il Nord Italia
Oltre che un’opera altamente innovativa, il Terzo Valico è una rivoluzione nei trasporti del Nord Italia se si considera quali sono oggi le linee che collegano Genova a Milano. La “linea dei Giovi”, completata a metà dell’Ottocento, con una pendenza del 35 per mille, una tortuosità considerevole, viene oggi utilizzata quasi esclusivamente per il traffico locale delle persone. La seconda linea, “Succursale dei Giovi”, è stata invece completata all’inizio del Novecento, ha una pendenza del 17 per mille e viene invece utilizzata per il traffico a lunga percorrenza.
Costruire una nuova linea ad alta capacità per coprire lo stesso tracciato significa compiere un salto di oltre un secolo. Un balzo fatto di tecnologia per essere sostenibile, che metterà al servizio di questo territorio un’opera moderna ed efficiente.
L’origine del Terzo Valico dei Giovi affonda in un passato lontano, addirittura al 1991 quando vengono avviati gli investimenti sull’Alta Velocità dal governo italiano.
Dal 1991 a oggi: il Terzo Valico diventa un'opera strategica per il rilancio del territorio
Dal 1991 tutti gli interventi sul Terzo Valico hanno seguito i vari iter approvativi previsti dalla legge. Nel 2001 l’opera viene inserita nel programma di Infrastrutture Strategiche.
Il 19 dicembre del 2004 si chiude la conferenza dei servizi e l’opera ottiene il parere favorevole del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, del ministero per i Beni e le Attività Culturali, del ministero degli Interni, della Regione Liguria, della Regione Piemonte, della Provincia di Genova, della Provincia di Alessandria, di 16 comuni e di altre 44 amministrazioni.
Il 22 marzo del 2006 l’alta capacità Genova-Milano ottiene il via libera definitivo del Cipe e diventa un’opera condivisa, un grande progetto di rilancio di un territorio strategico del paese.
Da allora al maggio del 2017 vengono attivati i primi quattro lotti costruttivi dell’opera e il tracciato comincia a prendere forma.
Nonostante la linea ad alta capacità sia stata concepita ormai 30 anni fa, la sua finalità non è cambiata. L’obiettivo, oggi come allora, è quello di creare un moderno collegamento ferroviario tra il sistema portuale genovese con i mercati del nord Europa e in questo creare un “retroporto” con la vasta area del paese che comprende le regioni Piemonte, Lombardia e Veneto al cui interno viene movimentato il 50% delle merci nazionali, e prodotto il 45% del Pil del paese.
Terzo Valico Dei Giovi Nodo di Genova - Video brochure
Una grande opera, leva di sviluppo del territorio
Il riconoscimento del valore strategico di questa infrastruttura arriva non solo dall’Italia, ma anche dall’Unione Europea. Prima tra il 2002 e il 2004, poi tra il 2009 e il 2013, anche l’Unione europea e la Banca europea degli investimenti conducono istruttorie sul progetto confermando l’importanza per il continente di realizzare questa linea ferroviaria.
Le ultime milestone del Progetto
16 Aprile 2021
Breakthrough Galleria di Serravalle
Grazie allo scavo con fresa meccanica si completa la Galleria Serravalle del Terzo Valico, la seconda per lunghezza e importanza del progetto. Una milestone che porta i lavori di scavo al 65% del totale e che permette il collegamento strategico senza interruzioni di tutti i cantieri operativi che si sviluppano in una tratta di tracciato di linea ferroviaria di circa 22 km.
24 Settembre 2020
#break2 Galleria di Valico e Galleria di Serravalle
Raggiunti due traguardi intermedi: l’abbattimento dell’ultimo diaframma della prima canna nella galleria Serravalle (in Piemonte) e il completamento di una parte della galleria di Valico, sempre in Piemonte. Un doppio breakthrough che è stato celebrato nel comune di Serravalle Scrivia (AL), alla presenza delle istituzioni.
Ultime milestone del Progetto Terzo Valico
Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi - Nodo di Genova: Breakthrough Galleria di Serravalle
Terzo Valico: il più grande cantiere italiano in termini di filiera di fornitori
Al lavoro accanto al Gruppo Webuild, che guida il Consorzio Cociv incaricato di realizzare l’opera, è impegnata una filiera di fornitori rappresentata da oltre 2.500 imprese italiane e 5.000 persone, per un totale di contratti di 3,8 miliardi di euro.